La Signora Rosa è composta sulla sua sedia, osserva il cameriere che sta preparando la sala per il servizio del venerdì sera dell’Agriturismo Macchiapiede. Questo posto è la sua casa, come casa è per Enzo, socio fondatore di Agnes.
Il caldo si fa sentire, e come premeditato con Enzo, mi avvicino alla Signora con cautela e rispetto. I miei passi sono lenti e devo ammettere quasi intimoriti nell’avvicinarmi a lei ogni volta, un timore alimentato da rispetto.
-Le posso fare qualche domanda?- poi mi pento, avrei forse dovuto usare il voi?
-Signorì- come mi chiama lei- Oggi sto proprio rimbambita-
Mi pento, mi pento di tutto, vorrei dare la colpa al figlio con cui però lavoro, quindi forse non sarebbe giusto. Perché mai mi è saltato in mente di disturbare una signora che si sta rilassando, e anzi, sta pure patendo questa tremenda afa?
-Ma cosa vuoi sapere?- rompe il silenzio lei. Forse non tutto è perduto, forse quelle informazioni che tanto brama la mia insaziabile curiosità saranno mie.
-Dei liquori, quello che vuole lei- rispondo infine.
Dovete sapere che Zia Rosa fa liquori, qualsiasi tipo di liquore, con qualsiasi frutto o alimento o vegetale commestibile. Chiedete di vedere l’armadietto dei liquori quando state al Macchiapiede, ne vedrete circa una sessantina, tutti etichettati e creati con amore. Perché come dice lei, appena una frutta si guasta, kiwi o fico che sia, ci si fa un liquore.
-Per l’Amaro allo Zafferano, Carciofo, Liquirizia e Finocchietto è semplice signorì: zafferano in stimmi, i fiori dello stesso, prendi un poco di polvere di liquirizia, che è come il cacao signorì, è una polverina, e poi che altro vuoi mettere. Carciofo e finocchietto sono dell’orto e metti tutti nell’alcol. Dopo 18 giorni si prepara acqua e zucchero, una volta uniti lasci riposare minimo due mesi. Per la crema basta far bollire il latte e una volta che si è fatto crema si lascia raffreddare, si aggiungono zucchero e aromi e poi si filtra.-
Insisto -Da quanto tempo si dedica ai liquori?-
-Eh signorì da quando abbiamo aperto l’agriturismo, quanti anni ormai, 22. Prima facevo solo limoncelli e finocchietto-
-Ha iniziato per venderli al ristorante?-
Lei sorride, si avvicina un po’ a me e mi racconta che la prima ricetta di un liquore le era stata spedita da una donna, una donna torinese che in visita all’agriturismo si era innamorata del suo finocchietto ed in cambio della ricetta le avrebbe spedito quella del suo liquore al basilico e all’alloro.
Zia Rosa conserva gelosamente le ricette dei suoi liquori e sono tutte racchiuse in un’agenda che esplode di foglietti e fogliettini, ritagli di riviste colorate ed etichette di prodotti. Ed ecco che Zia Rosa estrae da questo piccolo tomo sfogliato e sfogliato milioni di volte una busta delle lettere, un po’ malridotta e trascurata dal tempo. In essa, piegata per due volte secondo le metà, una lettera da Torino, datata 1^ settembre 2001. All’interno tre ricette di liquori, e una meravigliosa recensione sul soggiorno della Signora di Torino nell’agriturismo di Sala Consilina.
Questa lettera è l’inizio della storia di tanti dei prodotti Zafferano Agnes, che hanno fatto dell’esperienza ventennale di Zia Rosa un elemento inconfondibile ed inestimabile. Solo la conoscenza e la sapienza con cui produce liquori potrebbero rendere giustizia alla qualità del nostro ingrediente e solo l’unione delle due rende la nostra Crema, la Grappa, il Liquore e l’Amaro allo Zafferano prodotti di alto livello, dal gusto esplosivo e rinfrescante.
Martina Gambardella